Microsoft Encarta 98 Encarta è e rimane un bel prodotto. La novità più importante, rispetto all’edizione 1997, è che ora esiste anche in versione italiana, ed è di questa che parleremo. Edizione italiana significa che non è stata fatta una semplice traduzione dell’originale americano, ma il testo è stato in gran parte ripensato: esiste anche circa un 10 per cento di lemmi introdotti espressamente per l’Italia. Microsoft sa usare bene i suoi strumenti: l’installazione corre via liscia e Encarta prende possesso di tutto lo schermo senza problemi, anche se è impostato a 800 per 600 anziché a 640 per 480 pixel. L’impressione immediata è di maggiore ordine. L’interfaccia è una evoluzione molto conservativa rispetto a quella del 97: elegante ed efficiente, con menu e icone. Appena si entra nell’enciclopedia, si ha la possibilità di scegliere fra cinque strumenti: gli articoli dell’enciclopedia, le risorse multimediali, le risorse in linea, il dizionario e la presentazione. La modalità principale, quella della consultazione degli articoli, offre una finestra con un pannello destro contenente il testo, e uno sinistro con gli elementi multimediali. Questa impostazione può essere modificata, lasciando una colonna a sinistra libera per la presentazione della struttura, per le voci più lunghe, che permette di saltare da un paragrafo all’altro; oppure eliminando il pannello degli elementi multimediali per visualizzare solo il testo, o solo testo e struttura. Da notare anche la possibilità di scegliere la visualizzazione con caratteri di tre dimensioni diverse (piccoli, medi o grandi). Una finestra pilota porta l’elenco delle voci: la si apre quando si vuole e permette di scegliere la voce desiderata, facendo avanzare o retrocede l’elenco con la barra di scorrimento, oppure battendo nell’apposita casella di testo le prime lettere della voce cercata. Da una voce all’altra si può passare sia usando il pilota, sia sfruttando i collegamenti ipertestuali (evidenziati da espressioni in colore diverso dal resto del testo e dal puntatore che si trasforma in una mano). Un doppio clic su una qualsiasi parola apre invece la finestra del dizionario, con il lemma più simile alla parola di partenza. (Lo stesso meccanismo non è attivo, invece, all’interno del dizionario, per passare da un lemma all’altro, o per tornare all’enciclopedia.) Il pilota è anche il punto di avvio di ricerche di maggiore complessità, attraverso le finestre che si aprono alla pressione di una serie di icone: si può cercare una parola o una coppia di parole in tutti i testi, si possono cercare specifici contributi multimediali, e si possono filtrare tutte le ricerche attraverso una serie di categorie. Dal menu principale, la voce Risorse multimediali immette in un secondo menu, che porta a Interattività, Galleria multimediale, Percorsi tematici e Cronologia. Gli ultimi tre sono quello che ci si aspetta in un prodotto di questo genere; il primo è invece una raccolta di otto contributi, di diversa natura, all’interno dei quali l’utente ha modo di effettuare alcune decisioni in tempo reale: si va da un divertente contributo sulle lingue del mondo (in cui si possono vedere e sentire pronunciate alcune espressioni standard nelle varie lingue, scegliendo volta a volta la lingua), a uno sui frattali, ad altri che permettono di visualizzare sotto forma di diagrammi statistiche climatiche o demografiche. La qualità dei contributi multimediali è in genere abbastanza buona, sia pure con qualche caduta e qualche scelta opinabile. Piacevoli invece in genere le fotografie a 360 gradi, come quella del Gran Canyon o quella della piazza dei Miracoli a Pisa. Tenendo premuto il pulsante del mouse e spostando quest’ultimo nella direzione desiderata, l’immagine si sposta progressivamente, come se, stando sempre nello stesso punto, l’osservatore girasse su se stesso.